mercoledì 21 luglio 2010

Ho a che fare...

...con una nuova collega che incarna la tipica figura femminile frustrata (per "n" motivi che ancora non conosco), perdutamente innamorata del suo (nostro) capo e che vede nelle colleghe appena arrivate e non ancora sottomesse delle potenziali nemiche.
Per sua fortuna, io mi faccio i fatti miei, non sento quell'istinto ingovernabile di dover dimostrare al mondo di essere la prima della classe e, soprattutto, non ho nessuna intenzione di iniziare alcuna lotta di scrivania.
Vorrei solo lavorare in pace.
Ma temo dovrò ricorrere alla mia laurea "ad honorem" in psicologia per dimostrarle che sono innocua...
Mai capitato?

venerdì 2 luglio 2010

Leaving...



Si avvicina il giorno in cui lascerò definitivamente quest'ufficio per la mia nuova avventura.

Mi mancheranno parecchie cose: il mio inglese quotidiano, per esempio, le richieste bizzarre di clienti che vivono situazioni che definire privilegiate è decisamente limitativo, il nostro capo pacioccone, i cinque traslochi in sette anni e tutti i disguidi che ne sono conseguiti.

Ma ciò di cui più sentirò la mancanza sarà quel nostro modo così schietto e semplice di condividere la scrivania (e non solo).


Quel modo spontaneo di raccontarci e di ascoltare, di capire e di suggerire,. unito a quel filosofeggiare sull'essenza dell'amore, quasi fossimo due Jane Austen del XXI secolo!

Amiche, più che colleghe.

Ci siamo arricchite a vicenda: tu contabile, io commerciale; tu precisa, io pasticciona; tu timorosa, io intraprendente; tu giovane, io matura...

Sai che sul più bello mi mancano sempre le parole.

Semplicemente, Grazie
.