Come ogni giorno, hai sbucciato le tue clementine e le hai disposte ordinatamente davanti al tuo piatto.
Con gli stessi gesti, nella stessa posizione. Con precisione millimetrica.
Come ogni giorno, tra la quarta e la quinta fetta, hai iniziato a tossire perche' la golosita' ti rende ingordo.
Dopo la tosse, come ogni giorno, inizi a strofinare il dito anulare sopra il naso. Come se ci fosse una mosca noiosa. Ripetutamente.
Alla seconda clementina inizi ad emettere strani suoni gutturali. Ogni giorno.
Fino a quando non diventi paonazzo e ricomincia la tosse.
Ogni tua azione, da mattina a sera, ha la stessa cadenza, lo stesso orario.
Ogni giorno.
Io, al tuo fianco, ogni giorno.
Ma nel mio mondo. Per sopravvivere.